
Questo giornale non vuole aggiungere niente a quanto la stampa e le tv di tutto il mondo hanno già scritto e mostrato in questi ultimi giorni. La barbarie degli ultras Feyenoord è negli occhi e nel cuore di tutti, ma su due punti vorremmo soffermarci, per chiarire meglio le nostre scelte editoriali e la nostra, a volte eccessiva, attenzione alla conservazione del patrimonio della nostra città.
Gli atti vandalici sono stati commessi da olandesi fuori controllo, giunti a Roma per una partita di pallone. Impossibile non chiedersi: “… ma se quegli atti fossero stati commessi da rom, extracomunitari, clandestini e simili, probabilmente alcuni italiani e qualche politico non avrebbero invocato una revisione dei programmi di accoglienza e pene esemplari?” Sbalordisce che questo sia venuto dalla civilissima e ricchissima Olanda! E fa male sentire in Olanda versioni che scaricano le responsabilità sull’incapacità italiana di gestire un’emergenza, piuttosto che sull’inciviltà dei propri connazionali in stato di ebrezza.
Quando accadono eventi come i furti di opere d’arte o lo scempio contro alcune delle piazze più belle e amate del mondo, ci accorgiamo quanto quegli atti vandalici possano far male, quanto feriscano privando il mondo intero di un bene che non è più soltanto italiano, ma di tutti, perché l’arte travalica i confini nazionali. Ci accorgiamo allora che l’attenzione di Libertiamoci alla conoscenza e alla tutela del patrimonio storico e artistico, di Bari in generale e del quartiere Libertà in particolare, non è inutile, ma diventa una priorità, in nome del senso civico e culturale. Certo nel nostro quartiere non abbiamo i Bernini, ma il principio di rispetto e di amore cui ispirarsi è lo stesso.