Esplorando la penisola di San Cataldo all’insegna della Cittadinanza Attiva

Articolo di Roberto Gristina

Fotografie di Roberta Giordano

Evento organizzato dall’Associazione L.U.C.A. (Libera Università Cittadinanza Attiva)

Il succo della bellissima gita, alla scoperta di come il concetto di cittadinanza attiva possa dare dei frutti nella città di Bari, lo abbiamo trovato, seduti sui muretti del lungomare e accarezzati dal rosa delle nuvole al tramonto sopra un mare placido che circonda la penisola di San Cataldo, nelle parole di Terry Marinuzzi, la gentile signora bionda che ci ha accompagnati: “Ho una grande vocazione alla politica ma non al potere”.

Di fronte avevamo un rudere di un Centro Sportivo abbandonato, nato come copertura di traffici illeciti. Ci ricordava che di lavoro da fare ce n’è ancora moltissimo, ma la camminata che stava per terminare ci aveva mostrato nettamente, con dolcezza e decisione, che la vocazione alla politica di tanti cittadini fa miracoli, riduce le stupide differenze sociali e porta a vincere battaglie che cambiano la vita.

La passeggiata era cominciata due ore e mezza prima, sempre al mare, dopo essere entrati nell’unico C.U.S. (Centro Universitario Sportivo) di tutta Italia che dà direttamente sul mare. Con le sue due piscine, il palazzetto, la pista e campo di atletica é il C.U.S. più grande in Italia per la dimensione degli impianti. Dal centro di una rosa di venti composta da piastrelle blu e verdi ci siamo trovati al centro di una foresta di alberi e tiranti di barche a vela. L’inizio è intriso di benessere e natura.

Poco prima di inoltrarci nella penisola Terry ci avverte che percorreremo una strada che non è stata snaturata dai tanti palazzi moderni successivi agli anni ’90. La via è ancora originale, ma purtroppo caratterizzata dalla presenza di ruderi.

Terry ci dice di prepararci ad attraversare lo specchio di Alice, la porta che ci conduce al centro della rinascita del quartiere.

E quali altri mezzi più idonei per una rinascita dalle radici forti e durature della Scuola e della Biblioteca?

Entriamo nella Biblioteca Marconi. Pulita, perfetta, inaugurata 2 settimane fa.

La Biblioteca fa parte della rete Colibrì, la rete delle biblioteche pubbliche di Bari, come ci ricorda una grande stampa che si mostra da un muro del corridoio. Sale linde illuminate da neon al massimo della loro potenza. Terry apre le persiane e veniamo precipitati in un giardino verdissimo con muri affrescati: é il giardino della scuola Marconi.

Sembrava che la scuola dovesse essere chiusa qualche anno fa, ora invece arrivano iscrizioni anche da altri quartieri!

Mentre Terry ci parla delle sue lotte in questo quartiere, per uscire da un trentennio di degrado sociale, da una finestra si affaccia Michele, il secondo protagonista della giornata.

Ci porta ad un piano superiore e si scopre il superman che ha dato il nome al quartiere: Guglielmo Marconi!

Il generosissimo Michele ci parla del padre del Wi Fi e del perché ci ha cambiato la vita. Con gesti magici toglie teli poggiati su tavoli ed un vero museo di “Modernariato” si mostra ai nostri occhi: radio, giradischi, macchine da ripresa!!! Il tutto circondato da fotografie e manifesti appesi alle pareti. Michele non smetterebbe mai di raccontare, di regalarci la sua passione di radioamatore, di ripercorrere vita e opere del suo eroe, soprattutto il perché Bari é collegata al nome di Marconi: il collegamento per aere tra San Cataldo e il quartiere Antivari a Bar in Montenegro.

Il tempo passa, Terry ci vuole portare al centro della penisola, per mostrarci come, per questi cittadini, non esista una piazza di aggregazione. C’era un albero della cuccagna, ora c’è un palazzo algido, senz’anima. Vanni ne approfitta per leggerci storie di pirati, tipiche dei posti di mare.

Ci dirigiamo verso il lungomare lì dove é cominciato questo modesto racconto. Le ultime parole che dice Terry non dobbiamo scordarle mai: “La scuola é la base di tutto, e bisogna lavorare sulla scuola mettendo al centro le famiglie”.

Gli ultimi graffi rosati del tramonto ci accompagnano al buio della sera….

Un po’ più in la, sempre a San Cataldo, incontriamo il set di una serie televisiva famosa. Anche grazie alla cinematografia Bari è al centro dell’attenzione nazionale, solo lo sforzo congiunto di tutti ci può permettere di passare dalla fiction ad una realtà senza disparità, degrado e malavita.

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