
Cari Lettori e Lettrici,
la raccolta differenziata “porta a porta” nonostante stentasse a prendere piede, era riuscita ad ottenere un discreto successo negli isolati di Via Putignani scelti come “isolati campione” dal’Amiu (ricordiamo che sono quelli compresi fra Via Manzoni e Via Quintino Sella).
Purtroppo però, la raccolta differenziata nelle ultime settimane non è progredita, tanto da far nascere dubbi sulla possibilità di estendere l’iniziativa anche ad altre zone del quartiere.
Cogliamo pertanto l’occasione per ricordare quanto sia fondamentale per il cittadino di oggi e di domani imparare a differenziare i rifiuti, in primo luogo per svuotare le nostre strade dai cumuli di immondizia che spesso si incontrano, ma più a lungo termine per evitare il collasso delle discariche con il conseguente inquinamento dei terreni e delle falde che inevitabilmente si ripercuote sugli alimenti che arrivano sulle nostre tavole.
Esiste un altro aspetto che non è secondario, e consiste nel reintrodurre nel ciclo economico alcuni materiali che non sono più utilizzabili per il loro fine primario ma possono rivelarsi utili per altri scopi. Questo riduce notevolmente il consumo di materie prime ed il quantitativo di rifiuti da destinare allo smaltimento.
Un modo concreto per riutilizzare i materiali in disuso è stato messo in atto da bambini e ragazzi dal Gruppo Scout Bari 12 che hanno realizzato con scarti di vecchi jeans ormai inutilizzabili, degli shopper ovvero delle sacche per fare la spesa, contribuendo così al raggiungimento di due obiettivi:
- Recupero di un materiale che altrimenti sarebbe confluito nel circuito del rifiuto da smaltire;
- Realizzazione di un oggetto utile che a sua volta può prendere il posto del tradizionale sacchetto di plastica, dal 1 gennaio vietato per legge perché di difficile smaltimento.
Iniziative come questa sono già state messe in atto in altri Paesi membri della Comunità Europea e l’Italia, avendo accolto il regolamento comunitario in materia di rifiuti (direttiva 2008/98/CE recepita nel decreto legislativo 205/2010), deve allinearsi alle normative massimizzando il riciclaggio e recuperando il più possibile i materiali. Si consideri che in queste direttive lo smaltimento (ovvero il deposito dei rifiuti in discarica) è considerato l’ultimo passaggio, ovvero la cosiddetta “ultima spiaggia”, cioè la strada da percorrere quando il rifiuto non è né riciclabile né riutilizzabile.
Ma affinché il nostro Paese possa mettersi a pari con l’Europa, occorre la collaborazione di tutti, ma proprio tutti i cittadini, ognuno nel suo piccolo; pertanto noi continueremo a impegnarci per garantire la divulgazione delle informazioni e ci mettiamo a disposizione di chiunque voglia dei chiarimenti o desideri collaborare con noi in questo faticoso ma necessario percorso.
Fonti: “Rifiuti: l’Italia si allinea alle direttive comunitarie” di Andrea Farì.