La strada della discordia

LA CHIUSURA DI POCHE DECINE DI METRI DI UN TRATTO DI VIA MARTIRI D’OTRANTO HA SPACCATO IN DUE LE OPINIONI DEI RESIDENTI. NON MOLTI I PRESENTI ALLA DIRETTA DI TELEBARI, MA CONVINTI E BATTAGLIERI

Articolo e foto di Donatella Albergo

Bari, 30 settembre

Ieri sera alle 20.00, si sono dati appuntamento per la diretta televisiva di Telebari in Piazza del Redentore, i sostenitori delle due fazioni che vogliono aperto o chiuso al traffico quel tratto di via Martiri d’Otranto che va da Piazza del Redentore a via Don Bosco, nel quartiere Libertà.

In realtà il progetto completo di pedonalizzazione è previsto in tre fasi: la prima, già realizzata con la chiusura del tratto di via Martiri d’Otranto, sarebbe dovuta scadere il primo ottobre e avrebbe dovuto dare inizio alla fase due che prevede la riapertura al traffico di questa zona e la chiusura, invece, del primo isolato di via Crisanzio, fino all’incrocio con via Libertà. La terza fase conclusiva prevede la pedonalizzazione di entrambi i tratti e un restyling con pavimentazione uniforme, alberatura e la nascita della prima zona pedonale del quartiere.

La dott.ssa Micaela Paparella [Presidente del Municipio I], presente in piazza fra i residenti, ci comunica la proroga di quindici giorni della chiusura al traffico della zona in questione. “Domani e dopodomani, il dott. Galasso [assessore ai lavori pubblici] e il Sindaco De Caro presenteranno il progetto relativo alla realizzazione di una piazza, vagliato e discusso dal Primo Municipio – ci comunica la dott.ssa Paparella – E presenteranno il piano transitorio per la gestione dell’area”.

L’esperimento di pedonalizzazione è iniziato nel giugno scorso e sembrava aver dato favorevoli riscontri, soprattutto per i progetti ludici e ricreativi realizzati in collaborazione tra la “ Don Bosco” e il Redentore per circa quattrocento ragazzini, ma l’opinione dei residenti si è spaccata poi in due fazioni. Gli oppositori alla chiusura adducono motivi di sicurezza (la chiusura al traffico favorirebbe la sosta di bulli e teppisti), posti auto e viabilità. Temono inoltre una penalizzazione per le attività commerciali di via Crisanzio. Essi chiedono anche un referendum fra i residenti.

Ma molto convinto è anche il fronte del sì alla chiusura al traffico per migliorare la vivibilità di un quartiere popoloso e convulso, con strade strette e congestionate dal traffico, parcheggi selvaggi, inquinamento. Il progetto di riqualificazione della zona creerebbe un’oasi, un piccolo polmone per le famiglie, contribuendo a migliorare un po’ la qualità della vita. “Anche il Municipio – dichiara la dott.ssa Paparella – è favorevole alla creazione dell’area pedonale che consentirebbe a un quartiere così popoloso di avere uno spazio pubblico fruibile.”

E voi che ne pensate?

 

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