ALLA PROVA DEI FATTI

Articolo di Antonio Garofalo

Siamo alla prova dei fatti: il  4 marzo prossimo voteremo il nuovo Parlamento.

Il primo esame sarà innanzitutto per chi ha voluto questa nuova legge elettorale, perché se non si raggiunge la fatidica soglia del quaranta per cento, sarà difficile poter dire che ha vinto “la sovranità popolare”.

L’altro esame sarà per gli elettori, chiamati a compiere un ennesimo atto di fiducia.

Infatti, sono in molti a chiedersi dov’è e qual è il vero compito della politica, ormai sempre più espressione di “sistema” che di vera democrazia, ossia di “governo del popolo” autentico.

Insomma tutti quanti siamo chiamati a scacciare dalle urne l’idea che la nostra sia una “società a sé” e che ancora desideriamo andare a votare per creare una comunità, che sappia nella diversità e nel confronto, essere in grado di fare sintesi e occuparsi dei temi veri di questo Paese.

I giovani, l’immigrazione, la giustizia, la sanità, materie  che richiamano questioni e altrettanti argomenti “caldi”, come la scuola, il lavoro, gli ospedali, solo per citarne alcuni.

Il “flusso delle emozioni delle storie che fa la Storia”, al posto delle sofferenze, delle ingiustizie o degli entusiasmi sopiti.

Speranze e aspettative sempre più labili, ma che non possiamo lasciare in balia del disimpegno.

Libertiamoci come associazione di cittadinanza attiva promuoverà per il giorno 20 febbraio un incontro con il Prof. Nicola Colaianni, il quale ci spiegherà come funziona la nuova legge elettorale.

Un modo per informarsi e comprendere quale valore avrà quel “nuovo” che saremo chiamati a farci rappresentare nelle aule di Montecitorio e Palazzo Madama.

Poi il giorno 28 febbraio prossimo, la “prova dei fatti” avverrà con un incontro con i candidati locali delle varie liste elettorali. Chiederemo loro di fornirci dei validi e buoni motivi per andare a votare. Saremo rigorosi come cittadini “attivi” nel chiedere più che programmi attività concrete per riannodare quel filo sempre più esile, forse già spezzato?,  tra eletti ed elettori.

L’associazione chiede a tutti di essere partecipi e consapevoli perché ciò che stiamo vivendo è un passaggio fondamentale per il presente e anche per l’immediato futuro.

La nostra Costituzione è lì a insegnarcelo: niente è facile da conquistare, ma mai irraggiungibile o completamente “perso”.

E’ il nostro atto d’amore per il bene comune, è la vera “materia prima” su cui si fonda il diritto – dovere di dire la propria e con cui costruire un luogo di “differenti”, rispetto agli “indifferenti”.  Dobbiamo essere pronti all’impegno, non possiamo permetterci proprio ora di stare fermi.

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