
articolo di Antonio Garofalo
Da candidato sindaco a sindaco il dott. Vito Leccese, contro ogni logica e promessa elettorale ha convocato il 16 settembre u.s. alcune associazioni e singoli cittadini.
Erano presenti: Anchenoi; Arca Centro di iniziativa democratica; L.u.c.a. odv; Comitato della Pace terra di Bari; Gruppo di democrazia partecipata Picone Poggiofranco; Fratelli tutti; Comitato residenti via Manzoni; Periplo; Scuola di formazione alla cittadinanza attiva Libertiamoci; Cellula Coscioni Bari; Progetto Loseto; Adirt; Comitato Marisabella.
Indubbiamente una bella esperienza, un momento di crescita.
Tale incontro muove dal question time del 17 maggio u.s., prima del voto amministrativo: più associazioni promossero un dibattito tra i candidati sindaco, che aveva come scopo non solo quello di un confronto tra gli stessi, ma di percorrere da quel momento un percorso di interlocuzione con quella che sarebbe stata la futura amministrazione comunale. E oggi è avvenuto.

“Non avviene tutti i giorni che un sindaco appena eletto convochi cittadini, associazioni e comitati per dar loro voce e ascolto. È vero lo Statuto comunale lo prevede, ma è un fatto nuovo e va detto”.
Solo un piccolo seme, è vero: però si segna un progetto per una partecipazione attiva, propositiva, critica e costruttiva al benessere collettivo cittadino. Considerando che l’interesse comune è il miglioramento di Bari, e la cittadinanza attiva non deve perdere la vocazione di impegno, volontaristica e di ascolto, cedere sul senso civico, smarrire vitalità.
Ecco perché le associazioni e i comitati hanno chiesto di essere partecipi e collaborare a migliorare i temi e le questioni che affliggono la nostra città, ma anche provare a fare da modello ad altre comunità cittadine: quelle per le quali il coinvolgimento delle persone diventa determinante e il più delle volte “risolutivo”, oltre a essere elemento educativo e formativo, soprattutto per i più giovani.
“Non chiediamoci cosa può fare la politica per noi, ma cosa possiamo fare noi per il bene comune, di cui facciamo parte”.
Un assunto che può veramente unire tutte, tutti a investire nella propria comunità, nonostante le difficoltà che la società attuale affronta quotidianamente. Su tutte disaffezione alla politica (“parole al vento”) e astensionismo che vanno di pari passo, sono sconfitte sul piano politico e sociale che ci riguardano indistintamente. Bisogna con responsabilità fare tutto il possibile, perché le future generazioni non ereditino le nostre sconfitte e frustrazioni, ma tutto ciò che di meglio abbiamo da trasferire con onestà e coerenza.
Ritornando all’incontro erano presenti oltre al Sindaco, alcuni componenti della giunta: Giovanna Iacovone, vice-sindaca (Assessore alla Rigenerazione Urbana e Sociale, alla Prossimità e alla Transizione Digitale, con deleghe Decentramento, Servizi Demografici, Innovazione Tecnologica, Beni Comuni e Riuso Spazi Dismessi, Arredo Urbano, Affari Istituzionali e Rapporti con la Città Metropolitana); Elda Perlino (Assessore al Clima, alla Transizione Ecologica e all’Ambiente, con deleghe Forestazione Urbana, Tutela dei Corridoi ecologici, Verde Pubblico, Igiene Urbana, Benessere degli Animali, Politiche Energetiche e Parchi); Elisabetta Vaccarella, (Assessore alla Giustizia e al Benessere Sociale e ai Diritti Civili, con deleghe Servizi alla Persona, Inclusione Sociale e Contrasto alle povertà, Contrasto alle discriminazioni, Accoglienza e Integrazione); Domenico Scaramuzzi (Assessore alla Cura del Territorio, con deleghe Opere Pubbliche, Reti, Mobilità Sostenibile).
I rappresentanti delle associazioni hanno nei loro interventi (istanze e temi vari), posto in risalto come il miglioramento della nostra comunità va iniziato dal decentramento amministrativo, dal fare sintesi e dare priorità alle questioni proprio partendo dai quartieri (leggasi municipi).
Ciò però che non può rimanere inascoltato sono le “questioni comuni”, riguardanti l’intera collettività cittadina: povertà ed emarginazione, degrado urbano, periferie, tutela del patrimonio artistico e ambientale, accoglienza e immigrazione, trasporto, igiene urbana, giusto per citarne alcuni. “Questa città ha problemi che non consentono personalismi, ricordando che le idee nascono sole, ma in una comunità possono solo realizzarsi insieme”. Mai dimenticarlo.
Durante l’incontro ne sono stati esposti, come argomenti, più di uno: il “terzo settore” (povertà, emarginazione, anziani, disagi familiari, immigrazione, ecc.) i temi della pace (“la città di San Nicola”, come ricordato), la cultura, rapporti con le scuole di ogni ordine e grado (“l’educazione civica” inizia nel quartiere in cui si abita), trasporto e viabilità, su cui sicuramente bisognerebbe lavorare da subito.
E poi rimane per tutti un denominatore comune: gli spazi pubblici in cui esprimersi, in questa città sono una chimera (esistono?): deve essere impegno dell’ amministrazione comunale concretizzare e rendere reale, tale esigenza insopprimibile, vitale e democratica.
A conclusione dell’incontro il Sindaco ha firmato una dichiarazione di impegno redatta dalle associazioni che può essere sintetizzata nella proposta di “convocare con frequenza trimestralenell’arco di tutti i prossimi anni di mandato, le associazioni e tutti i soggetti del terzo settore, del volontariato e più in generale dell’associazionismo territoriale attivi”.
È stato ribadito in modo unanime, da parte di tutte e tutti che “ci guida l’instancabile determinazione a perseguire una vera giustizia sociale per il bene comune che proviamo a raggiungere mettendo a disposizione competenze, tempo e conoscenza delle comunità locali di cittadini”.
Ora che il percorso è segnato, bisogna mettersi a lavoro per il bene di questa città e non c’è altro tempo da perdere.